Il Quartiere, di Salvatore Argenziano
Il Quartiere
Di Salvatore Argenziano
Pigramente beccheggiando il gozzo accosta alla nera parete verticale dello scarillo r’a Patana. In alto c’è la terrazza del ristorante di Giagante, a strapiombo sul mare, affacciata a spuntuni di roccia, le ultime propaggini della grande lava del 1794. Per noi di vasciammare, il passaggio sotto da Giagante è la scorciatora per andare da montuscaro alla scarpetta, senza dover aggirare l’isolato, attenti a non cadere, azziccazzicco alla roccia….
Quanti tuffi a copp a scarpetta…uno dietro l’altro :non doveva sparire la schiuma prodotta dal compagni…
Anto’, senza fa’ arrifreddà a scumma. Erano momenti di esaltazione.
Commovente, mi stringe il cuore il passaggio dell’incidente a Capaianca…
Grazie Cosimo per la partecipazione emotiva all’episodio.
………..genile e caro Tatooore:il tuo racconto del quartiere—la dici tanto armoniosamente che per momenti **mi sentii come protagonosta *….quasi sentii gli strilli ……ahimee che dolore !nello scoppiare della bomba…che gli porto la mano………
——–come ci metti dentro la trama degli abbitanti della bella costiera …ci fai sentire anche la loro miseria ……..la loro ri cercha del come vivere con quel poco……ma,sempre il mare maestoso fornisce **il come**che poi va ha finire nella casseruola …sopra due crabunelle che fa alzzare in cielo i profumi dell’arrosto………povero siii,ma senza concimi che protrebbero robinare il sapore..che ne dire poi se lo accompagni di un buo vino!***non vi sarra mai ,un’altro cibbo piú gustoso ..vero?
——maroooneee **purpetielle affucate**che profuuume !!! robbe da casa nossste
——–semplice ,verace…come la gente che vi abbita.
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grazie
Maria
Grazie a te, Maria per l’entusiasmo del ricordo di questa nostra terra, da te molto lontana..