01- Sera e Notte – Le metafore del tempo
Prima Giornata
Dal Pentamerone ovvero Lo cunto de li cunte
di Giambattista Basile (1575-1632)
Di
Salvatore Argenziano
È l’immagine della città al tramonto, quando le luci nelle case e nelle botteghe, una dopo l’altra, si accendono. Cinzia è Artemide, così detta per essere nata sul monte Cinto. Artemide è la Luna. Stecconeiare, bastonare. Pettenare e ’nforrare, pettinare e rivestire, traslato per conciare per le feste. Potte, potette, poté. Sommiero le 24 ore, verso il tramonto. La misurazione delle ore era fatta a partire da mezzora dopo il tramonto, l’ora dell’Ave Maria. Pedamentina, stradina che porta in cima. Tozza-martino, gioco delle testate, come lo scontro tra martini, caproni.
01 – Sera e Notte – Le metafore del tempo – Giambattista Basile – vesuvioweb 2016
Quante conoscenze curiose riesci ad aggiungere al nostro sapere! Complimenti e grazie, Salvatore.
Grazie a te, Silvio. E’ sempre il piacere di condividere questi tesori della nostra letteratura che mi anima.
Ma, venuta la Notte – che, vedennose atuorno tante pescature de poteche e
ferraiuole, aveva comm’a seccia iettato lo nigro – la vecchia, tiratose tutte le
rechieppe de la perzona e fattone no rechippo dereto le spalle legato stritto stritto
co no capo de spao, se ne venne a la scura, portata pe mano da no cammariero
drinto la cammara de lo re, dove, levatose le zandraglie, se schiaffaie drinto a lo
lietto………….jajaja e poo???grazie per codesto ridere incommensurabbileeeee
………..grande Masto Tore