Quanno è Ppasca!
Di Giovanni D’Amiano
… Aspetto ca se cocca, chesta sera,
pe scanaglià si, ncopp’â pella e mmocca,
ll’è rummaso ll’addore d’ ’a pastiera:
me voglio piglià ’a parte ca m’attocca…
Inserito da: Vesuvioweb · Aprile 18, 2014
Di Giovanni D’Amiano
… Aspetto ca se cocca, chesta sera,
pe scanaglià si, ncopp’â pella e mmocca,
ll’è rummaso ll’addore d’ ’a pastiera:
me voglio piglià ’a parte ca m’attocca…
Questo articolo si trova in: 00 In Rilievo, Giovanni D'Amiano
E’ un esempio di poesia che rende grandi le piccole cose ed eterni i brevi momenti della nostra esistenza. Complimenti e auguri.
Grazie, Prof. Silvio, per il tuo “felice” commento, che ho molto gradito. Rinnovo amicizia e stima, mentre ti auguro una serena Pasqua.
Sono io che ringrazio te per quello che ci fai provare con i tuoi versi che scavano il profondo dell’animo. Ricambio gli auguri con tanto affetto.
Pasqua ricca di simboli, strettamente legata alla vita che prepotentemente rinasce, perfino nella pastiera, dolce magico, dolce imbottito di significati, impastato da una generazione all’altra da mani sapienti di donne. Dolce quanto altri mai donato, condiviso, che lascia il suo profumo nell’aria, che profuma i ricordi. Belli e non convenzionali questi tuoi versi. Buona Pasqua anche a Marisa.
Gentile Marisa, grazie per il graditissimo commento: una poesia in prosa! Buona Pasqua, anche da Marisa.