Ncoppalava
Ncoppalava
Di
Angelo Di Ruocco
… “Il Pagliarone invece, (il cui nome probabilmente deriva dai pagliai ad uso rurale diffusi fino alla metà del secolo scorso, tra questi forse c’era anche qualche
pagliaio particolare e più grande che ospitava i reali della famiglia Borbone per brevi pause di riposo nel corso delle battute di caccia) è l’intera vasta area, da Via Prota fino alla zona denominata Le Mortelle (in zona Fattore Casa Rossa) e fino a metà ’800, è stato un sito di caccia dei Borbone. Il Pagliarone è una vasta area che per secoli è stata prevalentemente ed in parte lo è tuttora, a vocazione agricola, per secoli coltivata a vigneto e frutteto (in prevalenza albicocche) poi, con l’avvento delle colture sottoserra, trasformatosi man mano in colture orticole e floricole con produzioni rilevanti che, attraverso tutta una filiera ben strutturata, raggiungevano i maggiori mercati del Nord Italia e qualche paese Europeo …
Non vedo trattato il toponimo “Mortelle”. Si tratterà sicuramente di una zona piantata a mirto, pianta utile a preparare la “mortella”, usata nella concia delle pelli. Etimologicamente “mortella” nasce come incrocio di mirto con “morte” per la sua destinazione a cura di pelli di animali ammazzati.
La zona comunemente conosciuta come “Mortelle” per gran parte territorio dei possedimenti antichi dei Bruno Prota, coosciuta come “U Fattore” è un territorio a confine con quello che geograficamente viene considerata “Ncoppalava”
cioè Leopardi, questo è il motivo per cui non è citato.