Aniello Langella – Caravaggio e il Pio Monte della Misericordia a Napoli
La strada che oggi napoletani chiamano Decumano, ricordandone così, le sue antichissime origini era come sempre affollata e sonora. Mi ero distratto, quel giorno cercando di rivedermi quel pezzettino di Napoli, tra i suoi mille colori e i sapori, e avevo quasi perso di vista il mio ultimo e anche primo intento: rivisitare il Pio Monte della Misericordia.
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Vi giunsi come mi accade spesso quando ritorno a Napoli, quasi intorno all’ora di pranzo e così, quasi conteso tra lo stomaco e il desiderio di entrare in quell’androne antico, mi attardai ancora un po’ sull’uscio, cercando tra i passanti gli sguardi, ascoltando il loro parlare, che mi era tanto familiare. Il contatto fisico con questi luoghi così traboccanti di storia e di cultura, quando sono a Napoli, quasi mi euforizza e rivivo proprio in questo particolare approccio emozioni vecchie e nuove e questo mi rende felice. Trovarmi tra quei vicoli lunghi e stretti che ai tempi dell’Università, fa mi avevano accolto condotto, mi fa gioire e così con l’aria dello sfaccendato e del perditempo, guardandomi ancora attorno e lasciandomi frastornare dalle mille note di questa città, mi dissi: è ora di entrare, allo stomaco ci penserà dopo Lombardi, l’antico ristorante pizzeria che apre le sue porte su quello stesso Decumano nei pressi del Gesù Nuovo.