La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Calastro, volgo San Biagio – Onofrio Melvetti

Inserito da: · Marzo 21, 2013

La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Calastro, volgo San Biagio

Di Onofrio Melvetti

… Da una descrizione risalente al 1671 si ricava la composizione della Regia Camera della Sommaria che era formata da un Luogotenente che ne era a capo, otto Presidenti Dottori, di cui tre italiani e cinque spagnoli, ed altri tre Presidenti, di cui due italiani ed uno spagnolo. C’erano poi, un Avvocato, un Procuratore Fiscale, un Segretario e 24 Razionali….

Onofrio Melvetti – Chiesa di S.Maria delle Grazie a Calastro – vesuvioweb 2013

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Discussione1 Comment

  1. maria ha detto:

    Gentile Onofrio Melvetti——–sapessi stimato signore dove mi porta questa bellissima lettura.
    ***Monastero Santa Maria delle Grazie***
    ***Suore domenicane***
    **Reverenda Madre Priora **
    ***Suor Maria Giuseppina Ferola**
    ——–Via Berardina Donnorso n° 4———Sorrento——–80067——Napoli—–Italy

    ——————-Per un attimo vola la fantasia scrivo la busta —l
    *************alla mia carissima zia :Suor Maria Giuseppina Ferola***********

    —-La sorella minore della mia mamma—
    la cara zia prese la detrminazione di chiuder-si,come sapete il detto monastero era di clausura.passato il vano del portone non si usciva mai piú.
    Sposare Cristo,essere fedele alle regole di compiere il loro ministero di preghiera é dono totale di preghiera giorno -notte(coro).
    —–Allentrata il “tondo”era lunico contatto//
    —–Dimenticarsi del mondo fuori———
    —–Dimenticarsi di tutto contatto mondano——
    —–Le lettere le leggeva in primo la Madre assistente…poi la leggeva la zia.Lo stesso nella risposta…..(¡?).
    ———Mia zia Stette lí chiusa per sessat’anni…..gli ultimi cinque (doppo l’embolia)..in uno stato ..infine ……..un paio di giorni prima della sua dipartita ,fecero entrare l’ultimo fratello vivo zio Franco———
    ——La vidi io l’ultima volta Natale 1980…come venivo dall’argentina ci abbracciammo sul portone forte ,forte senza nemmeno una parola …..guardava mi guardava zita,,zitta (dentro parlaba)………..
    Carissimo Onofrio:il monastero dire bello poco é….la chiesa la sua splendida visione piena di fiori ,di pace ove appunto per questi giorni che si celebra la Santa Pasqua …vi’é li dentro lecceomo ..un’immagine miraclosa la ricordo allentrata sulla destra ………poi il coro —li la zia mi faceva un segno..Mar’i sto caaa!!…….

    ——L a nonna diede come dote tutto il che possedeva ……solo cosi pote li dentro studiare …altrimenti doveva stare in cucina ausiliare ….
    ——Il giorno dei voti :la nonna gli dovete paghare il vestito di sposa in abbito bianco…lo sposo Cristo……infine…….(tengo le foto)

    ——-Onofrio carissimo.le chiedo perdono ,scrivo quello che sento //quello che lei con la sua redazione mi trasporto nel mare dei icordi le parole dette furono cosi..come scrivendo la lettera “alla cara zia suora”

    ***********Laringrazio per muovere i fili dei ricordi ed fare in dono il caro ricordo alla cara zia …al caro monastero a tutti coloro che in vita abbiamo tanto amati.
    cordiale saluto
    Maria(arg)

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