Donne Vesuviane di Marisa Betrò
Donne Vesuviane, viste da una che vive da lontano
Di Marisa Betrò
… Dopo qualche breve esperienza sentimentale, Dorotea sposa un giovane di buona famiglia, gradito a suo padre, che lo associa nell’azienda. Lei fa
la moglie e la madre dei loro due figli. Ma le cose non vanno bene: il marito non fa volentieri il suo lavoro, non è portato per il commercio, sente di
aver deluso il suocero. I coniugi si allontanano sempre di più…
Cara Marisa:
Donne Vesuviane a Torre del Greco—viste da una che vive da lontano…..
Molto interessante la storia……..pero,debbo dirte che:mi tremma il cuore leggendo ,leggendo…mi metto nei panni di Dorotea ,nel mezzo di tanta ostilita…tanto maschilismo….tanti petegolezzi…….
—–infine non solo viste e vissute da una forestiera,aime!ma,mi preme il cuore doppo la morte del padre—–non piangerlo libberamente…..
la paura del che diranno….
le parole dette precise….per il che diranno?
l’essere donna …..come se essendoci si ci sia di una razza minore….
—–Bisogna capire che siamo alla pari *uomini*donne*
—–Bisogna capire che,l’uno e l’opposto complementare dell’altro.
—–
Marisa .i costumi tanto severi gli vissi, ed anchor mi piange il cuore…..anchor mi domando ,il perché?……..
cordiali saluti
Maria
Dal confronto/contrasto di due civiltà, viene fuori un ritratto della Donna torrese, più che quello di una furastiera.
A ciappunese mette in evidenza la peculiarità, positiva o negativa del nostro mondo torrese, sia femminile ma anche quello maschile.
La visita quotidiana al circolo da parte del padre ci dà l’immagine dell’ommo turrese. Circolo sociale, bar, cantina, sono solo i gradi dello stato sociale dei torresi.
Complimenti, Marisa.