Una scuola nautica a Torre del Greco nel XIX secolo: un progetto inattuato

Inserito da: · Giugno 24, 2022

Una scuola nautica a Torre del Greco nel XIX secolo: un progetto inattuato

Di

Lina De Luca

È ormai arcinoto che tra Settecento e Ottocento l’economia di Torre del Greco aveva come fulcro l’attività marinara, ma paradossalmente ciò non indusse alla creazione di una scuola nautica, come invece accadde in altri importanti centri costieri del golfo napoletano con l’avvento dei Borbone sul trono di Napoli. La visione statale di Carlo, dal 1734 primo sovrano della dinastia, richiedeva
che nel suo regno si sviluppasse un efficiente settore marittimo e che fossero disciplinati tutti gli aspetti relativi al commercio via mare, dai bastimenti agli equipaggi, dalla navigazione alle operazioni in porto, dalle costruzioni navali alla formazione professionale nautica. Supportato dalla illuminante collaborazione del fedele Bernardo Tanucci, in questa ottica furono emanate nuove
prammatiche, incluse nel titolo De officio Nautis et Portùbus, intese a sanare alcuni dei guasti più dannosi per la marineria meridionale. La situazione su cui si voleva intervenire era chiarita dallo stesso Carlo di Borbone nella premessa ai suoi primi provvedimenti: “La Conferenza che si regge in Segreteria di Stato di Guerra e Marina ha riconosciuto che i fatali troppo continui disastri, da cui si vede malmenata la nostra navigazione, sono ormai un effetto della negligenza, rilasciatezza e debolezza volontaria de’ padroni e marinari, anzi che del mare, de’ venti e della forza de’ Pirati, navigando ognuno, o almeno quasi tutti, in qualità di Padroni e Capitani senza sapere i principj di tale officio, senza essere i loro Bastimenti provveduti d’armi, marinari, sarte (sartiame), attrezzi e Piloti convenevoli”.

Lina De Luca – Una scuola nautica a Torre del Greco nel XIX secolo – vesuvioweb 2022

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