Il Napoletano che sopravvive (quarant’anni dopo)

Inserito da: · Settembre 3, 2022

Il Napoletano che sopravvive (quarant’anni dopo)

Di

Giuseppe Giacco

La prima edizione del Napoletano che sopravvive fu abbastanza snella, scaturita da un abbozzo compilato negli anni precedenti, che poi vide la luce nel 1985 su inserti staccabili offerti da un giornaletto locale intitolato Impegno Cristiano. Quel lavoretto fu poi ospitato da Vesuvioweb ed infine è stato riproposto in un’accurata edizione on-line da Baptiste Fontaine, facilmente consultabile sul sito www. Dialetto napoletano.it Dopo circa 40 anni dalla stesura di quelle mie note mi sembra opportuno fare una valutazione sullo stato attuale del Napoletano che sopravvive.
Intanto devo annotare con piacere che le tesi sostenute all’epoca della prima pubblicazione hanno persuaso molti studiosi e poeti a seguire i miei principi:
1) Conservare la lingua che già c’è: quella che è stata codificata dai primi traduttori di testi latini in lingua napoletana fino a giungere ai tempi nostri: Mi sembra fuori luogo ripudiare questa lingua per adottarne altre, rinnegando i capolavori già noti in tutto il mondo e riproporli in nuove versioni. Quella resa celebre dai nostri antichi autori forse non offre sempre dei modelli perfetti, ma i loro errori sono entrati nell’uso del Napoletano scritto attraverso l’autorità dei capolavori che hanno proposto. Penso che l’autorità del Di Giacomo sia sempre indiscutibile, anche se non accetto  che egli scriva ccà mentre basta scrivere cca (si tratta di un monosillabo che non ha bisogno di accento e il raddoppio della consonante iniziale evita qualsiasi confusione con ca, che ecc.)
2) Tenere sempre presente che il Napoletano è lingua autonoma e per tale deve essere trattato. Molte volte la vicinanza tra Italiano e Napoletano scaturisce da una comune matrice latina popolare e non da un rapporto di filiazione.
3) Ogni fenomeno che riguarda il Napoletano deve essere analizzato in rapporto all’evoluzione dello stesso Napoletano e non dell’Italiano.
4) Il Napoletano deve rispettare le regole ortografiche e grammaticali adottate dalle lingue nazionali.

Giuseppe Giacco – Napoletano che sopravvive, 40 anni dopo – vesuvioweb 2022

Discussione1 Comment

  1. Maria ha detto:

    Il napoletano sopravviverà sempre ,amici cari grazie per darci il vostro messaggio……
    Cordiali saluti

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