Umberto Vitiello – Viaggio di nozze con suocera morta

Inserito da: · Gennaio 17, 2012

– Mi vesto di nero? – chiede mia moglie dopo aver tirato dall’armadio
e buttato sul letto tre o quattro dei suoi abiti più seri e impegnativi.
– Vestiti come meglio credi. Ti raccomando solo di non fare a tavola le
tue solite gaffe. Oggi non è proprio il caso – le raccomando un po’
preoccupato.

Iconografia: Paul Jackson Pollock, (Wyoming, 1912 – Long Island, 1956

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– Io non faccio mai le mie solite gaffe – mi rimbecca lei, facendomi
scoppiare in una sonora risata.
Mia moglie è tedesca e il suo modo di parlare la nostra lingua mi
diverte moltissimo.
È a Napoli da quando ci siamo sposati e ama questa città più di me e
di tutti i napoletani messi insieme.
Guai a toccargliela!
Spesso, però, mi mette in imbarazzo.
Ingenua com’è, vorrebbe imporre a tutti – a me, al parentado, agli
amici – le sue severe abitudini nordiche, pure quando sarebbe tanto bello se
si lasciasse andare un po’ anche lei.

Questo articolo si trova in: 00 In Rilievo, Umberto Vitiello

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